Curatore: Gloria Vallese
Artisti: Resi Girardello, John Volpato, Shovupa Ainur, Marta Naturale, Chiara Enzo, Cristiano Vettore, Fu Sen, Roberto Pozzobon, Lorenzo Peter Castelletto, Stefano Leoni, Riccardo Bortolotti, Serena Leonardi, Laura Vendramini, Valentina Zanrosso, Andrea Chiarato, Terzopaesaggio, Alessandra Kerstulovich, Marta Modini, Emanuele Serpe, Bruna Barros, Elisa Barbieri, Stefano Marotta
18 giugno - 30 Gennaio 2016
Collaborazione come referente Magazzino del Sale 3 e Rappresentante Studenti in consiglio di Amministrazione, supporto tecnico e responsabile mediazione culturale
Il primo arcone del portale maggiore della Basilica di San Marco, che risale al XIII secolo, contiene una straordinaria, precoce rappresentazione scultorea della sfera celeste, con stelle e costellazioni rappresentate non solo all’uso occidentale, ma secondo una vasta gamma di linguaggi dal Nord Europa all’India e alla Cina. E’ questo il contenuto dell’innovativo progetto di ricerca per il quale l’Accademia di Belle Arti di Venezia ha ricevuto quest’anno un contributo MIUR per la valorizzazione di beni culturali poco noti o inediti. Ne è nato un percorso espositivo fra storia, arte, viaggi e astronomia, ricco di materiali multimediali e multisensoriali.
Concepito per essere accessibile ai visitatori di ogni parte del mondo, l’arcone marciano col suo straordinario esperimento iconografico si è col tempo interamente oscurato, insieme al contesto d’origine: quello di una Venezia intraprendente, audace e polietnica del suo linguaggio artistico sincretico e culturalmente inclusivo. All’epoca in cui questo bassorilievo fu creato, tutti i viaggiatori, non solo per mare ma anche per terra, praticavano la navigazione celeste, ovvero facevano uso delle stelle per orientarsi. Quindi Altair “l’Aquila che si leva”, Vega “l’Aquila che piomba sulla preda”, Ercole il guerriero, le Pleiadi, erano figure universalmente note, insieme alle loro leggende.
La sfida è rivitalizzare per un momento quel mondo, facendolo scoprire a un pubblico di non specialisti. Qui entra in gioco l’Accademia di Belle Arti, con i suoi studenti capaci di un approccio particolarmente fresco e innovativo alla valorizzazione dei beni culturali: il ciclo astronomico recentemente scoperto in San Marco è messo in luce da studenti e docenti del Corso di Nuove Tecnologie per le Arti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, in collaborazione con le Scuole di Scultura, Decorazione, Grafica d’Arte, e con l’apporto della cattedra di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni dell’Università Ca’ Foscari.
A cura di Gloria Vallese, docente di Iconografia e Iconologia e coordinatore del Corso Triennale di Nuove Tecnologie per le Arti, la mostra esplora le potenzialità di nuove narrazioni multimediali destinate a un pubblico di età e abilità diverse. Il progetto è stato reso possibile da un finanziamento MIUR per progetti innovativi di valorizzazione di beni culturali, e viene inaugurato nell’ambito della partecipazione dell’Accademia di Belle Arti ad Artnight 2016.
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